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2020 in Casa Policumbent

Questo nuovo anno per il team si prospetta pieno di iniziative, migliorie e tanto lavoro da fare.
Per cominciare abbiamo un nuovo progetto riguardante l’Handbike che nasce dall’incontro con Eaton, multinazionale nel campo dell’ingegneria nonché promotore del Giro d’Italia Handbike, una gara paraciclistica nata nel 2009. Proprio come si evince dal nome del progetto, l’Handbike è un particolare tipo di bicicletta nella quale la potenza viene interamente erogata dalle braccia del ciclista.
Dopo alcuni incontri tra Team Policumbent e Eaton, è subito venuto alla luce un interesse comune: costruire una Handbike da record.
L’obiettivo finale è ottenere il record mondiale maschile e femminile anche se per ora solo quello maschile è obiettivo sicuro. La velocità da battere è di 82,9 km/h (51,58 mph) stabilita nel 2018 da Ken Talbot, membro del team ULV dell’università di Liverpool. Per questioni organizzative è ancora in fase di valutazione un tentativo di record femminile nel 2021.

Riguardo alla progettazione, si è partiti, come per ogni progetto, dall’aerodinamica. Si sta attualmente valutando quale delle due posture sia la migliore e la più efficiente: la H4/H5(inginocchiati) o la H1/H2/H3 (coricati). Entrambi hanno i loro lati positivi e negativi, il primo tipo di postura ha infatti una maggiore potenza, mentre il secondo ha una migliore aerodinamicità. Dopo che le simulazioni sui diversi profili aerodinamici saranno terminate, si passerà ai test di potenza specifici per la competizione, a cui prenderanno parte atleti interessati al progetto. La progettazione terminerà per la fine del 2020 e la costruzione del velocipede comincerà subito dopo, in tempo per la World Human Powered Speed Challenge 2021. Vi è poi l’altro grande obiettivo Policumbent, il record mondiale maschile su due ruote. Come già annunciato il Team era già da tempo al lavoro per progettare un prototipo che potesse superare il record mondiale maschile di Todd Reichert di 144,17 km/h mantenendo lo stesso profilo di potenza del nostro ciclista Andrea Gallo.

Siamo felici di annunciare che il progetto è attualmente in fase di chiusura e racchiude molte innovazioni e novità rispetto ai precedenti veicoli targati Policumbent.
Alcune di queste riguardano chiaramente il profilo aerodinamico i cui stampi sono già in produzione e che da simulazione dovrebbe garantire una riduzione della resistenza del 18-20% rispetto al modello Taurus.
​Altre novità si avranno sul telaio che non sarà più a pannelli come in TAURUS e TAURUS-X e nella meccanica. Qui in particolare i nostri progettisti proporranno un nuovo modello di trasmissione a pacco pignoni flottanti più compatto e leggero rispetto al precedente.
Ultimo aspetto veramente rinnovato del prototipo 2020 sarà l’intero sistema di visione. Il nostro obiettivo era quello di cercare di aumentare la “fault tolerance” dei nostri sistemi elettronici. Per chi non lo sapesse, questo termine sta ad indicare la capacità di un sistema di continuare a operare anche a seguito del mancato funzionamento di alcuni dei suoi componenti.
In virtù di ciò il sistema di visione si trasformerà in un modello completamente analogico basato su camere fpv che ridurranno sensibilmente sia il numero di cavi necessari all’acquisizione video sia la possibilità di distacco di alcune microsaldature attualmente presenti nel sistema di visione digitale di TAURUS e TAURUS-X. Questo aspetto diventa particolarmente importante quando si pensa che senza il sistema di visione elettronico l’atleta è completamente cieco e il mancato funzionamento degli schermi potrebbe portare alla perdita di controllo del veicolo e quindi ad un incidente.
Oltre a creare un modello più efficiente, si cercherà di proteggere meglio le telecamere tramite un case in grado di isolarle dall’interno del veicolo, creando così un micro ambiente a tenuta stagna.
Queste modifiche permetteranno inoltre di ridurre la latenza dell’immagine, concedendo una migliore visibilità al pilota.
Il passaggio da un segnale digitale ad uno analogico porterà ad una riduzione del numero di batterie necessarie al funzionamento del sistema, grazie ad una minore necessità di calcolo per la decodifica del segnale. Una cospicua riduzione di massa unita ad una maggiore affidabilità ed a tempi di avvio molto più rapidi che porteranno a una riduzione di possibili inconvenienti ad inizio run.

Le novità per il prototipo M2020 non finiscono qui, ma non abbiamo il permesso di dirvi altro, se siete curiosi seguiteci fino al prossimo Settembre.
Per quanto riguarda il nostro record femminile, questo è il secondo anno dedicato alle migliorie di Taurus-X, il veicolo utilizzato dalla nostra atleta Vittoria, e le lavorazioni si concentreranno soprattutto sui problemi che sono stati riscontrati durante la WHPSC 2019.
Come per il prototipo M2020, anche in questo caso si apporteranno delle significative modifiche al sistema di strumentazione di bordo, in particolare si introdurrà un sistema analogico per il monitor secondario, mentre per il primario si manterrà l’assetto già utilizzato in precedenza, con l’aggiunta di un microcontrollore con più potenza di calcolo del precedente.
Per aiutare il team di analisi dati, verranno inoltre aggiunti nuovi sensori che riusciranno a fornire maggiori informazioni sul prototipo.
Per quanto riguarda il lato meccanico, invece, sarà studiato un nuovo telaio per la trasmissione, ottimizzato al meglio per la produzione in additive manufacturing.
Continuare a migliorare un prototipo potrebbe sembrare pedante dopo un alcuni anni, ma anche le piccole migliorie possono avvicinarci ai record mondiali.